Progetti in corso
PROGRAMMA ATTIVITA’ PER L’ANNO 2022
L’Istituto Regionale per le Ville Venete, istituito con L.R. n. 63 del 24.08.1979, ha lo scopo di provvedere, in concorso con il proprietario o sostituendosi ad esso, al “consolidamento, al restauro, nonché alla miglior utilizzazione, anche mediante studi e ricerche, delle Ville Venete” soggette alle disposizioni di cui alla parte seconda del D.Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 e s.m.i.
La legge dispone che l’IRVV operi in conformità agli obiettivi della programmazione regionale ed agli indirizzi generali stabiliti dal Consiglio Regionale del Veneto, d'intesa con il Consiglio della Regione del Friuli - Venezia Giulia (per gli interventi da attuare nel territorio di quest'ultima).
La Regione, avvalendosi dell’Istituto Regionale, si è proposta non solo di assicurare e sostenere la conservazione del patrimonio culturale costituto dalle Ville Venete, ma anche di favorirne la pubblica fruizione e valorizzazione, al fine di concorrere allo sviluppo della cultura, preservando la memoria storica della società veneta, incoraggiandone la consapevolezza culturale e la capacità di innovare e di comunicare.
Nel disegnare il programma delle attività 2022-24 si devono tener presenti alcuni aspetti che hanno inciso sull’attività svolta dall’Istituto e sulla prospettiva di consolidamento e sviluppo delle funzioni assegnate:
- l’approvazione della Legge Regionale 24 ottobre 2019, n. 43 di modifica della legge istitutiva;
- la definizione dell’assetto normativo dopo l’approvazione della nuova dotazione organica;
- la necessità di un ulteriore adeguamento del contributo di gestione,
- le conseguenze derivanti dalla pandemia da Covid 19 ed gli effetti che questa ha prodotto sul tessuto economico, con ripercussioni sui proprietari di ville venete;
- l’approvazione della Legge Regionale 10 febbraio 2021, n. 3 per garantire la concreta realizzazione delle funzioni assegnate dalla legge istitutiva anche attraverso l’utilizzo, nelle diverse modalità, di personale della Regione del Veneto.
La L.R. 24.10.2019, n. 43 ha novellato la L.R. n. 63 del 24.08.1979 ampliando in modo significativo le funzioni dell’IRVV. Il nuovo art. 2 “Ville Venete e funzioni dell’Istituto” specifica che l’Istituto provvede, in concorso con il proprietario o sostituendosi ad esso, al consolidamento e al restauro alla promozione ed alla miglior utilizzazione anche mediante studi e ricerche, delle Ville Venete.
L’Istituto inoltre deve:
- fornire supporto alle politiche di promozione turistica delle Ville Venete;
- provvede al restauro delle Ville Venete di proprietà regionale e collabora alla valorizzazione delle collezioni ivi contenute;
- provvede anche attraverso l’istituto dell’esproprio, all’acquisto di Ville Venete, delle loro pertinenze, dei parchi e giardini che ne compongono il complesso monumentale, ai sensi degli articoli 17 e 22 della presente legge;
- promuove azioni volte alla valorizzazione, conservazione e recupero del contesto figurativo delle Ville Venete soggette alle disposizioni della parte II del Codice;
- può gestire le Ville Venete di proprietà regionale;
- promuove percorsi formativi per tecnico del restauro dei beni culturali di cui all’Accordo Stato Regioni del 25 luglio 2012, ai sensi dell’articolo 2 del decreto del Ministro per i beni e le attività culturali 26 maggio 2009, n. 86 [...];
- elabora progetti di rilevante interesse per la valorizzazione del patrimonio culturale; promuove e partecipa, con enti pubblici e privati, a progetti nazionali, europei e internazionali, anche ai fini dell’accesso ai finanziamenti pubblici e privati compresi quelli comunitari in materia;
- promuove, anche in accordo con il MIUR, progetti di conoscenza, di formazione e di istruzione;
- promuove la sensibilizzazione della comunità ed in particolare delle giovani generazioni al riconoscimento del valore storico culturale e paesaggistico delle Ville Venete e dei beni storici ed artistici in quanto elementi determinanti della qualità della vita e dell’identità veneta, oltre che opportunità di sviluppo economico e sociale legato al territorio;
- promuove la conoscenza della storia delle Ville Venete, della cultura e delle tradizioni ad esse connesse, anche attraverso i propri archivi e biblioteca. Inoltre promuove la costituzione di una rete di archivi pubblici e privati che riguardano le Ville Venete ed il loro territorio.
Altre nuove competenze sono attribuite all’Istituto dalla Legge regionale:
- la tutela del contesto figurativo delle ville anche attraverso segnalazioni ai Comuni;
- la partecipazione dell’IRVV quale componetene all’Osservatorio regionale per le Ville Venete costituito dalla Giunta Regionale. L’Osservatorio ha il compito di predisporre studi, raccolte di dati per formulare proposte e proporre azioni per il monitoraggio dello stato di conservazione e valorizzazione delle Ville Venete; verifica le dinamiche e le pressioni che modificano il contesto figurativo delle Ville Venete, accerta i degradi in atto, con lo scopo di aumentare e diffondere la conoscenza dei contesti paesaggistici delle Ville Venete.
Una ulteriore novità che ha ripercussioni sulle modalità con le quali potranno essere erogati i servizi dell’Istituto è rappresentato dalla costituzione presso l’Istituto dello Sportello Unico delle Ville Venete (SUVV), quale soggetto pubblico di riferimento territoriale in materia di Ville Venete. Il SUVV dovrà fornire servizi informativi e operativi ai soggetti privati ed agli Enti locali per l’espletamento delle loro attività e garantisce la reciproca informazione fra l’IRVV e le altre strutture operanti nel settore, nonché fra i privati proprietari di Ville Venete e le amministrazioni pubbliche. Al fine di garantire la miglior fruizione del patrimonio storico-artistico delle Ville Venete e svilupparne le possibilità e potenzialità, il SUVV deve promuovere le sinergie del territorio e il coordinamento tra i diversi settori coinvolti nella stesura dei programmi turistico-culturali e di pianificazione.
Dalla lettura delle nuove funzioni attribuite all’Istituto dalla legge regionale 63/79, emerge chiaramente l’idea che la Regione Veneto ha voluto assegnare all’Istituto Regionale per le Ville Venete, all’interno di una strategia complessiva che, nel confermare la funzione storica e principale assegnata all’Istituto nella conservazione e restauro del patrimonio architettonico e culturale rappresentato dalle ville venete, ha evidenziato la necessità di allargare queste competenze con:
- la conservazione, il recupero e la valorizzare del contesto figurativo delle ville;
- la valorizzare delle collezioni contenute nelle ville venete;
- la promozione della conoscenza del patrimonio delle ville venete e la loro storia partendo dalle giovani generazioni, attraverso il mondo della scuola e dell’Università;
- l’azione di supporto alle politiche di promozione turistica delle ville.
Si tratta in buona sostanza di promuovere un progetto complessivo di rafforzamento dell’offerta culturale che si integra con quella turistica, del patrimonio storico e architettonico, quali strumenti di tutela e di conservazione e contemporaneamente di sostegno della competitività del nostro territorio, attraverso la leva di un turismo sostenibile.
In questo senso l’Istituto potrà essere soggetto attivo e propositivo di iniziative di promozione e salvaguardia e strumento operativo - come indicato dalla legge - di supporto alla Regione e al territorio nello sviluppo e realizzazione di politiche di promozione turistica delle ville, nei progetti di comunicazione e di marketing territoriale.
Questa idea di fondo viene ripresa, ove si prevede una funzione di coordinamento e di sintesi nei processi di pianificazione e nella stesura dei programmi turistico-culturali finalizzati a garantire la migliore fruizione del patrimonio storico - artistico delle ville venete e sviluppare le potenzialità che attengono non il singolo bene, ma il territorio o i territori ove insiste la villa.
Elemento che acquista ancor più valore se consideriamo che le ville venete sono disseminate in gran parte del territorio regionale del Veneto e del Friuli Venezia Giulia e in siti di grande pregio ambientale e paesaggistico.
Questa disseminazione dell’architettura rappresentata dalle ville venete e dalle dimore storiche nel territorio costituisce di per sé un valore aggiunto nelle politiche di promozione culturale e turistica in quanto possono costituire un eccezionale volano di sviluppo territoriale che coinvolge i grandi comuni e le medie e piccole realtà che costituiscono la rete urbana sia del Veneto che del Friuli Venezia Giulia.
Questo presuppone una puntuale conoscenza del patrimonio rappresentato dalle ville venete al fine di progettare e impostare piani di recupero e di valorizzazione sia dal punto di vista storico artistico culturale e/o turistico, così come disegnato dal legislatore e dai diversi piani strategici approvati a livello nazionale (Piano Strategico di Sviluppo del Turismo 2017-2022; le Linee guida per la predisposizione del Piano strategico di Sviluppo Culturale - MIBAC) nonché, anche di recente, dalla Regione Veneto. Elementi di conoscenza necessari anche per poter partecipare ad eventuali progetti inseriti nel PNRR e PRRR da ultimo approvato con DGRV n. 1529 del 17 novembre 2020.
Si pensi in ancora al Piano strategico per il turismo; alla necessità di un censimento per conoscere le ville venete comprese quelle non vincolate; alla conoscenza in relazione alla attuale destinazione, utilizzazione e diffusione delle conoscenze, dei contesti paesaggistici delle ville venete.
Tutto questo, al fine di migliorare le decisioni che l’Istituto dovrà assumere, in coordinamento con la Regione del Veneto e con il coinvolgimento della Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia, dei proprietari, e delle Associazioni, degli Enti locali sia come proprietari (oltre 11%), sia come responsabili della pianificazione territoriale, per garantire la più efficace utilizzazione delle risorse e individuare nuove strategie da sottoporre a livello nazionale e locale (fiscalità, sponsorizzazioni, agevolazioni, pianificazione urbanistica, programmazione di interventi coordinati, marketing territoriale, ecc.), di tutela e conoscenza del paesaggio e del territorio.
Bisogni, quindi, che non sono più esclusivamente legati al recupero e al restauro ma che guardano anche ai costi e ai modelli per la loro gestione e il loro mantenimento, per garantire il decoro che caratterizza la bellezza di un territorio ove si collocano e preservare la loro funzione culturale e economica nel contesto di riferimento.
In questi anni sono peraltro emerse altre esigenze di intervento collegate alla fruibilità e alla accessibilità alle ville che naturalmente determinano significativi investimenti per l’adeguamento infrastrutturale alle regole di sicurezza e all’accessibilità. Inoltre un numero significativo di ville sono inserite in contesti con la presenza di parchi, giardini, statuaria, che richiedono costante manutenzione.
Ove si immagini di poter utilizzare questi beni per finalità turistico-ricettive andranno sviluppati all’interno di un sentiero di sostenibilità e di attenzione e conservazione del patrimonio culturale immateriale rappresentato dalla cosiddetta “civiltà di villa”.
Interazione, quindi fra arte, cultura, sviluppo turistico, conservazione di luoghi, tradizioni, qualità, bellezza, fascino, famigliarità esclusività di luoghi e incontri.
Ma altri aspetti, solo per citarne alcuni dovranno caratterizzare questo nuovo ruolo e stimolante sfida che l’Istituto dovrà gestire:
- la collaborazione fra pubblico e privato rafforzando i modelli fino ad oggi funzionanti nella realizzazione degli interventi;
- la realizzazione di sinergie con le istituzioni coinvolte nei processi e nelle azioni che verranno assegnate o gestite dall’Istituto (SUVV);
- la ricerca di un preciso ruolo dell’Istituto legato al suo livello di conoscenza e specializzazione che potrà essere messo a disposizione della Regione del Veneto e della Regione autonoma del Friuli Venezia Giulia, non secondariamente, al sistema delle ville venete e dei territori coinvolti;
- la ricerca e la proposizione di progetti per la valorizzazione del patrimonio culturale attraverso la ricerca di finanziamenti pubblici e privati compresi quelli sostenibili con i programmi operativi dell’Unione europea, quelli messi a disposizione dal MIBACT e PNRR;
- la creazione di reti net-work per associare luoghi, anche diversi, con azioni ed attività per valorizzare il brand “ville venete” a livello locale ma in particolare a livello nazionale ed internazionale;
- la realizzazione di iniziative o il sostegno ad iniziative culturale, educativa e di tutela del patrimonio che vedono coinvolte istituzioni pubbliche e private portatori e sintesi di valori di conservazione e tutela condivisi (Unesco..) nonché di conoscenza, educazione, riconoscimento condiviso del valore rappresentato dalle ville venete;
- la predisposizione di iniziative e proposte coordinate dall’Istituto, nei processi di programmazione con particolare riferimento ai programmi operativi finanziati dall’UE per il periodo di programmazione 2021-2027, cogliendo e segnalando tutte le opportunità per i soggetti coinvolti in questi processi;
- la necessità di individuare percorsi e procedure che consentano all’IRVV di partecipare ai processi di programmazione regionale e locale (piano strategico del turismo, piani di determinazione turistico culturale, piano di promozione e marketing).
Nel confermare che fra le priorità che l’Istituto dovrà completare, rimane un graduale ma rapido processo di rafforzamento organizzativo come processo non solo aziendale ma soprattutto culturale dove si trasmettono conoscenze, best practice, si superano vincoli di tipo burocratico e si semplificano le procedure.
Il processo di riorganizzazione inteso non come adempimento formale, ma come una reale esigenza per superare le forti criticità fino ad oggi rilevate ed espresse nella presente relazione e per conseguire pienamente gli obiettivi strategici fin qui indicati.
A questo si associa la necessità di ulteriori risorse sotto forma di contributo di gestione (come meglio descritto nella nota integrativa), che consentono di coprire le spese di funzionamento per garantire il costante equilibrio annuale fra entrate correnti e spese correnti ricorrenti e non determinare una costante riduzione del patrimonio netto dell’Istituto.
In considerazione di quanto sopra evidenziato, l’Istituto, per garantire il presidio di alcuni servizi essenziali, riducendo contemporaneamente l’incidenza sui costi e concentrare le proprie risorse umane sulle attività istituzionali, sta avviando dei percorsi di collaborazione con alcune strutture della Regione del Veneto (servizi informatici, gestione del personale, acquisti centralizzati..) che potranno essere oggetto di apposita convenzione, ma che, comunque, non sono sufficienti a sviluppare una strategia complessiva rispetto alle funzioni assegnate e che l’attuale Consiglio di Amministrazione, intende realizzare.
E’ necessario sottolineare che l’Istituto rientra tra le amministrazioni pubbliche locali inserite nel conto economico consolidato individuate dall'ISTAT ai sensi dell'articolo 1, comma 3 della legge 31 dicembre 2009, n. 196 (GU 2 agosto 2010) e come tale, soggette alla disciplina finalizzata al contenimento dei costi, anche sulla base delle specifiche direttive assegnate dalla Giunta regionale agli Enti Strumentali della Regione (da ultimo la D.G.R. n. 1547 del 17.11.2020).
Sono state puntualmente applicate tutte le disposizioni in materia di razionalizzazione della spesa, conseguenti all’entrata in vigore della legge n. 122/2010, di conversione del D. L. 78/2010, delle norme regionali applicative (L.R. n. 47/2012, per quanto applicabile), e delle più recenti disposizioni in materia di contenimento della spesa pubblica. E’ opportuno comunque precisare che, per l’anno 2022, le spese di cui al comma 8 dell’art. 6 della citata L. 122/2010 non sono più soggette alle limitazioni in esse previste, dopo l’approvazione della legge 157/2019 di cui si è dato atto con D.G.R.V 845/2020.
A decorrere dal 2014, alla luce delle nuove regole sul contenimento della spesa delle Regioni stabilite dall’art. 1 commi da 460 a 483 della L. 190 del 23.12.2014 - si applicano peraltro anche all’IRVV i principi contenuti nel Dec. Lgs n. 118/2011, in particolare il principio dell’equilibro generale di bilancio.
La progressiva riduzione delle entrate conseguente alla riduzione dell’ammontare dei “fondi di rotazione”, che non vengono rifinanziati dal 2005, e l’andamento – in riduzione - dei tassi di interesse, hanno avuto ricadute anche nella gestione delle liquidità, determinano effetti limitativi sull’ammontare complessivo delle risorse disponibili.
Con Delibera del Presidente n. 12 del 27.10.2020 in esecuzione alla Delibera del Consiglio di Amministrazione n. 20 del 29.07.2020 è stato istituito un “Comitato Tecnico Scientifico” con compiti di supporto conoscitivo e consultivo dal punto di vista scientifico e culturale, a sostegno del ruolo attribuito all’Istituto dalla Legge Regionale n. 63/1979 le cui competenze sono state ampliate dalla L.R. 43 del 24.10.2019.
Sarà prestata particolare attenzione al controllo dell’efficacia della gestione, alla verifica delle performance riferite agli obiettivi strategici indicati nel presente bilancio, anche con elaborazioni finalizzate a illustrare le ricadute sociali delle attività in programma e gli effettivi risparmi nelle spese gestionali.
Per quanto riguarda il programma delle attività si confermano alcune iniziative consolidate e già previste dalla legge regionale istitutiva n. 63/79 e dalla L. 233/91, in particolare:
1) Attività istituzionali (concessioni di finanziamenti)
Lungo questa prima linea di azione, l’obiettivo strategico sarà costituito nella elaborazione, approvazione e gestione dei nuovi bandi per l’erogazione di finanziamenti, nel rispetto dei principi informatori della legge istitutiva e del codice dei beni culturali.
Il nuovo bando dovrà tener presenti le esigenze dei proprietari al fine di renderli più interessanti, alla luce dell’andamento delle richieste di mutuo che si è fortemente contratto in questi anni (interventi già realizzati in passato, riduzione dei tassi di interesse bancari, maggior complessità amministrativa, situazione economica, Covid 19).
Dovrà essere attivato per quanto possibile un controllo sempre più attento in merito all’efficacia del finanziamento, sia per quanto attiene la qualità del recupero sia per quanto riguarda il miglioramento quantitativo e qualitativo della fruizione.
I Bandi di finanziamento per l’anno 2022, sotto forma di mutui e contributi a sostegno dei proprietari di ville venete per le attività di restauro e conservazione, saranno oggetto di specifiche attività di promozione e disseminazione sul territorio.
Le risorse disponibili per finanziamenti, ad esclusione dell’ammontare presunto del risultato di amministrazione – parte disponibile - pari a circa € 14.388.000,00 non applicato per le motivazioni espresse nella nota integrativa allegata al Bilancio 2022-2024 con riferimento all’esercizio 2022 ammontano a circa € 1.090.000,00 così suddivise:
CAPITOLO | DESCRIZIONE | STANZIAMENTO | |
1270 - Artt. 1,2,3,4,5 | Erogazione di somme a titolo di contributo (L.R. 63/79 art. 17, lettera d) artt. 18-19) | € 51.710,00 | |
1275 - Artt. 1,2,3,4,5 | Erogazione di somme a titolo di contributo (L. 233/91 art. 3, lettera c) | € 55.705,00 | |
1310 – Artt. 1,2,3,4,5 | Erogazione di mutui ipotecari (L.R. 63/1979 art. 17, lettera c) | € 200.000,00 | |
1315 – Artt. 1,2,3,4,5 | Erogazione di mutui ipotecari (L. 233/1991 art. 3, lettera a) | € 779.870,00 | |
TOTALE | € 1.087.285,00 |
2) Gestione di ville regionali – interventi diretti
Continua a costituire anche per l’esercizio 2022, obiettivo prioritario dare attuazione in modo funzionale ed efficiente alla valorizzazione della sede operativa in Mira e conseguentemente garantire la corretta e puntuale gestione e manutenzione ordinaria di Villa Venier, nei limiti indicati dallo specifico accordo con la Regione del Veneto.
In particolare dovrà essere garantita la corretta funzionalità e la messa in sicurezza degli impianti, delle reti tecnologiche, di tutta l’apparecchiatura tecnica e strumentale della sede, anche previo l’aggiornamento dei software in uso.
D’intesa con la Regione sarà comunque promosso un programma di valorizzazione delle ville regionali affidate alla gestione dell’IRVV.
In virtù della sottoscrizione, in data 09.08.2017 dell’accordo integrato con la Regione del Veneto per la realizzazione di una serie di interventi riguardanti villa Contarini Fondazione Ghirardi di Piazzola sul Brenta (PD), l’Istituto è tenuto a proseguire l’azione di monitoraggio e rendicontazione delle spese.
Nel 2019 è stato sottoscritto con il MIBACT (Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo) l’Accordo Operativo regolante i rapporti tra l'Autorità di Gestione del Piano Stralcio ``Cultura e Turismo`` e l'IRVV per l'attuazione dell'intervento di consolidamento e restauro dell'arco a nord del parco di Villa Venier a Mira VE di cui al Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) 2014-2020 trasmesso da AdG – Piano Stralcio "Cultura e Turismo". Nel corso del 2022 sarà seguita e monitorata l’attività relativa.
Nel corso dell’esercizio 2021 sono stati avviati alcuni significativi interventi sulle ville in gestione dell’Istituto con i quali sono state ripristinate alcune situazioni ormai critiche riguardanti il parco, la videosorveglianza, la copertura degli annessi, ecc. Proseguiranno, nel corso del 2022 ulteriori significativi interventi che andranno concordati e sostenuti finanziariamente dalla Regione del Veneto. Il programma prevede:
per Villa Venier a Mira (VE) sede IRVV:
- consolidamento e restauro arco nord del parco;
- ripristino impianto illuminazione esterna dell'ambito della Villa e pertinenze;
- ripristino e revisione dell'impianto di videosorveglianza;
- restauro scuri del corpo principale e pertinenze;
- ripristino e revisione degli impianti di climatizzazione degli archivi presso gli annessi;
- aggiornamento tecnologico illuminazione interna del corpo principale e barchesse;
- verifica e aggiornamento impianti tecnologici del complesso.
- ripristino dell'agibilità e funzionalità del palco esterno;
- ripristino dello spazio di platea fronte palco esterno (pavimentazione);
- ripristino e restauro recinzione perimetrale del giardino angolo sud-ovest;
per Villa Pojana a Pojana Maggiore (VI)
- aggiornamento tecnologico illuminazione interna;
- intervento di manutenzione delle essenze arboree area esterna e muro perimetrale lato sud;
- manutenzione quadri impianti tecnologici;
per Villa Loredan a Sant'Urbano (PD)
- restauro scuri del corpo principale;
- aggiornamento tecnologico illuminazione interna;
- consolidamento statico camini fronte nord.
3) Studi – ricerche - catalogazione
Costituisce obiettivo strategico l’aggiornamento del catalogo on line, con particolare riferimento alla banca dati degli intestatari e della documentazione fotografica.
Si intende proseguire le attività di catalogazione dei parchi e giardini.
Per quanto concerne le attività di comunicazione, si garantirà il costante aggiornamento del nuovo sito istituzionale, e verrà avviata per quanto possibile l’integrazione con il sito villevenete.net.
L’Istituto condivide la normativa e gli standard nazionali con il Centro regionale di catalogazione. Le conoscenze sul patrimonio culturale, e in particolare alcune tipologie quali le ville, richiedono di essere costantemente aggiornate e revisionate; un’operazione impegnativa possibile a fronte di flussi di informazioni che dovrebbero provenire dal territorio, dalla comunità scientifica, dagli enti e dalle istituzioni, oltre che naturalmente dai proprietari.
L’Istituto Regionale per le Ville Venete, con l’intento di valorizzare i servizi culturali del territorio e promuovere la conoscenza e le opportunità in ambito culturale del Veneto, ha collaborato per rendere consultabili i dati del “Catalogo on line delle ville Venete” partecipando allo sviluppo del “Portale della Cultura” per proseguire nel corso dell’esercizio.
Con Deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 26 del 9 aprile 2021 è stata approvata la proposta per la realizzazione del progetto editoriale “Andrea Palladio e la costruzione del paesaggio in villa - Le acque tra giardino e territorio nel Veneto” a cura di Margherita Azzi Visentini, Maria Pia Cunico e Giuseppe Rallo con il coinvolgimento della struttura dell’ente e del Comitato Tecnico scientifico.
Nel corso del 2021 l’Istituto ha dato avvio ad una serie di azioni per la transizione digitale in adempimento al Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD), adottato con d.lgs. 7 marzo 2005, n. 82, modificato da ultimo con i decreti legislativi n. 179 del 2016 e n. 217 del 2017 e il Piano Triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione (Piano Triennale o Piano). L'art. 17, comma 1, Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD), stabilisce che ciascuna pubblica amministrazione sia tenuta a conseguire la transizione alla modalità operativa digitale e i conseguenti processi di riorganizzazione finalizzati alla realizzazione di un'amministrazione digitale e aperta, di servizi facilmente utilizzabili e di qualità, attraverso una maggiore efficienza ed economicità.
L’Istituto ha dato avvio alla cosiddetta transizione digitale, individuando un operatore economico qualificato per la sicurezza applicativa dotato di un adeguato supporto tecnico, al fine di realizzare un sistema di conservazione documentale a norma, intervenire sul sito istituzionale al fine di rendendolo conforme alle prescrizioni dell'Agid.
Nel corso del prossimo anno sarà interessato anche il catalogo on line al fine di arricchirlo di nuovi contenuti di carattere culturale, turistico.
4) Attività promozionali e valorizzazione.
Costituisce obiettivo del 2022, il consolidamento di alcune azioni significative – Turismo Scolastico in Villa – Campiello in villa – che hanno l’obiettivo di avvicinare e far conoscere il patrimonio culturale costituito dalle ville venete, con particolare attenzione per i giovani e gli studenti di ogni ordine e grado:
- Turismo scolastico in Villa: il progetto prosegue ininterrotto dal 2011 e prevede l’erogazione di contributi da bando alle scuole per la realizzazione gite didattiche in ville venete. Il bando annuale verrà definito in collaborazione con la Regione Veneto, USRV-MIUR (Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto) e l’Associazione Ville Venete.
- Campiello in Villa: progetto nato dalla sottoscrizione nel 2018 tra IRVV e la Fondazione Il Campiello di un accordo di collaborazione per un comune obiettivo di far conoscere il patrimonio artistico e letterario del nostro paese, intendono collaborare per sostenere e promuovere il patrimonio delle ville venete, coinvolgendo e attraendo l’interesse delle nuove generazioni. Oggetto dell’accordo è la realizzazione di un evento letterario, nel quale il tema delle ville venete sia il motivo ispiratore per la realizzazione di opere di letteratura realizzate da i giovani autori.
- Job orienta: l’evento che si svolge presso la fiera di Verona, Job & Orienta è una manifestazione dedicata all'orientamento, alla scuola, alla formazione ed al lavoro che vede la partecipazione di studenti, neodiplomati, neolaureati, nonché insegnanti ed operatori della formazione e dell'orientamento. La fiera propone una serie di eventi culturali affiancati da un'area espositiva dove scuole, centri formativi, aziende ed agenzie di lavoro offrono proposte per il mercato.
In tale contesto si sottolinea che in data 15 settembre 2020 è stato sottoscritto un nuovo Protocollo di intesa tra IRVV, l’Ufficio Scolastico per il Veneto e l’Associazione per le Ville Venete che ha prodotto significativi risultati negli anni precedenti, consentendo l’avvio di stage, di percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento (ex alternanza scuola lavoro) e possibili percorsi di formazione dei docenti, nell’ambito del Protocollo siglato tra MIUR e Regione Veneto il 16 ottobre 2018.
- Sorsi d’autore: organizzata da Fondazione Aida con la Regione del Veneto, Istituto Regionale Ville Venete e Associazione per le Ville Venete. L’iniziativa consiste in alcune giornate realizzate sullo sfondo delle ville venete nelle quali il piacere della degustazione di vini locali, accompagnata da eccellenze gastronomiche, vede incontri culturali e di attualità con noti personaggi dell’arte, della cultura e dello spettacolo.
- Vinitaly è un salone internazionale del vino che si tiene a Verona con cadenza annuale e propone un programma convegnistico che affronta le principali tematiche legate alla domanda ed offerta del mercato del vino oltre a workshop, ed aree espositive speciali per promuovere il Made in Italy. A questa iniziativa a cui l’IRVV ha partecipato assieme alla Regione del Veneto, prima della pandemia, si vorrà partecipare in considerazione dei diversi proprietari di ville venete con vocazione vitivinicola
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Anche la valorizzazione del patrimonio culturale rientra negli obiettivi strategici previsti nel piano strategico di innovazione voluto dal PNRR che nella missione 1 fissa i quattro obiettivi di: digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo con l’’obiettivo è rendere la Pubblica Amministrazione la migliore “alleata” di cittadini e imprese, con un’offerta di servizi sempre più efficienti e facilmente accessibili. Per fare ciò, da un lato si agisce sugli aspetti di “infrastruttura digitale” relativamente poco visibili ai cittadini ma non per questo meno importanti per un ecosistema tecnologico efficace e sicuro, estendendo i servizi ai cittadini, migliorandone l’accessibilità.
Nel corso dell’anno si intende rafforzare la collaborazione con le Associazioni dei proprietari a partire da quella teorica e pluriennale con l’Associazione Ville Venete definendo e integrando l’accordo esistente per la realizzazione di alcune iniziative fa le quali richiamiamo: una prima a vocazione turistica, consistente nella concretizzazione di alcune Giornate Nazionali delle Ville Venete nelle quali le ville aderenti aprono al pubblico; una seconda di carattere formativo con la realizzazione di corsi di formazione, rivolti a docenti di ogni ordine e grado con workshop dedicati alle tematiche storiche: «Dalla Villa Romana alla Civiltà delle Ville Venete» agricole « Giardini, orti e brolo al tempo della Serenissima» artistiche «Il paesaggio dentro la Villa: gli affreschi» ed economiche « La sostenibilità attuale della Villa Veneta».
Nel corso del prossimo anno si prevede di definire un piano di comunicazione e informazione al fine di realizzare un’immagine istituzionale e forte dell’Istituto con un programma innovativo, di comunicazione on line, in grado di “esplorare” il mondo delle ville venete, approfondendo di volta in volta tematiche differenti, contribuendo all’attività di valorizzazione disciplinata dalla legge.
Un progetto di comunicazione globale del “sistema Ville Venete” che non può prescindere da una concezione che metta in relazione le diverse sfaccettature in una visione unitaria in cui l’offerta culturale si integri con quella turistica e con la valorizzazione e la tutela del patrimonio storico, architettonico e paesaggistico, venendo a costituire un asset fondamentale del territorio veneto.
Lo stretto rapporto con le istituzioni universitarie, di ogni ordine e grado, con enti o associazioni culturali locali garantisce risultati significativi in termini di ricerca e sviluppo sulle tematiche delle Ville Venete, oltre ad una costante crescita e diffusione del livello di conoscenza e cultura del patrimonio non esclusivamente architettonico, artistico e storico in un sistema di “rete”, bensì con più ampia visione e progettualità permette di esplorare ambiti quali l’ambiente, il paesaggio e l’organizzazione economico-sociale territoriale dei contesti che ospitano e hanno favorito lo sviluppo delle dimore storiche; da queste stesse ri-generati ed organizzati nel tempo secondo nuove qualità, oggi riconosciute universalmente quale identità territoriale di eccellenza per un contesto sovraregionale corrispondente al territorio della Repubblica Serenissima, e di particolare e strategica importanza per la Regione del Veneto.
La Relazione sul programma delle Attività 2022 potrà quindi subire modifiche ed integrazioni al fine di costruire un Istituto in grado di rispondere alle ulteriori necessità, tenuto conto delle nuove competenze che vengono definite dalla recente Legge Regionale n. 43/2019, attraverso:
- Strumenti conoscitivi del patrimonio costituito dalle ville venete:
- linee editoriali,
- partecipazione diretta o indiretta a saloni nazionali ed internazionali e promozione di azioni di marketing territoriale,
- avvio di accordi di collaborazione con Università, Centri di studio e ricerca, Centri di formazione, istruzione ed educazione,
- promuovere le sinergie del territorio e il coordinamento tra i diversi settori coinvolti nella stesura dei programmi turistico-culturali e di pianificazione,
- definizione di una nuova linea per la concessione del patrocinio che sia rivolta ad una promozione e valorizzazione delle ville e preveda un coinvolgimento dell’istituto nelle iniziative patrocinate,
- utilizzo degli strumenti social con definizione di un sistema di comunicazione istituzionale,
- Base conoscitiva delle ville venete al fine di poterne identificare i bisogni ed individuare le azioni ed i finanziamenti necessari, che emerge dalla:
- conoscenza dei contesti paesaggistici e figurativi delle ville,
- conoscenza dello stato di conservazione e del degrado delle ville,
- conoscenza storica e culturale riferita alle ville,
- condivisione delle conoscenze ed in particolare con l’Osservatorio regionale delle Ville Venete.
- Richiesta di partecipazione alle fasi dei processi di programmazione e ricerca di nuove forme di finanziamento a supporto delle politiche dedicate alle ville venete:
- DEFR (Documento di Economia e Finanza Regionale),
- POR (Programma Operativo Regionale) 2021-2027,
- iniziative e progetti promossi dal MIBACT (Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo),
- richiesta di costituire una cabina di regia regionale sulle problematiche ed una cabina interna,
- realizzazione di forme di collaborazione con la Regione Veneto e le Associazioni di proprietari maggiormente rappresentative,
- Sostegno e individuazione di attività e progettualità collegate all’Agenda 2030 - Sviluppo sostenibile, PNRR, Piano Strategico Turistico
- Avvio del processo di costituzione dello Sportello Unico delle Ville Venete,
- Ampliamento delle attività di gestione delle ville per conto della Regione Veneto con particolare riferimento alle ville di proprietà.
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In tal senso il presente Bilancio potrà essere implementato e modificato inserendo nuove linee di attività le cui copertura sarà garantita con i fondi che si renderanno disponibili dopo l’approvazione del Rendiconto 2021.